La storia dell’alimentazione è lunga come quella dell’uomo; le abitudini e i comportamenti alimentari sono condizionati da fattori climatici, psicologici, tecnologici e relazionali; in fondo l’alimentazione è anche cultura.

Come afferma il filosofo tedesco Feuerbach “Noi siamo quello che mangiamo” ed in virtù di questo abbiamo il dovere di conoscere gli alimenti di cui ci cibiamo, valutando effetti positivi e negativi sulla salute.

Storia dell’alimentazione nel Neolitico

Nel periodo neolitico (10.000 anni fa) l’uomo era nomade, cacciava e raccoglieva dalla terra il proprio nutrimento. Questo era costituito di bacche, radici, foglie, germogli e semi selvatici!

Con lo sviluppo dell’allevamento e dell’agricoltura iniziano l’assunzione di carni e cereali (grano, segale, orzo); in seguito anche leguminacee.

Alla scoperta del fuoco si associa la produzione e il consumo di pasti più complessi ed elaborati.

Storia dell’alimentazione Egizi, Greci e Romani

Gli Egizi, a seconda della classe sociale di appartenenza, si nutrivano di cereali, verdure, legumi ( i più poveri) e carni (i più ricchi).
I pasti erano preparati in modo equilibrato e vario, ma decisamente poco elaborati.

I Greci erano un popolo che si faceva vanto della propria civilizzazione, ed i cibi per loro dovevano essere indice di questa levatura attraverso l’elaborazione degli alimenti grezzi.

I cibi maggiormente consumati erano il grano, il vino, l’olio d’oliva e il formaggio.

La carne era considerata cibo indecoroso, in quanto risultato di attività passiva, perciò veniva consumata raramente e solo per tradizione.

Anche per i Romani l’alimentazione variava a seconda della classe sociale di appartenenza. I pasti erano suddivisi in tre momenti della giornata. La colazione veniva consumata all’alba con pane, miele, latte, frutta formaggio, vino e avanzi della cena.

Il pranzo era frugale, si mangiavano alimenti semplici come legumi, ortaggi, formaggi, cereali, frutta, pesce e uova; chi poteva permetterselo lo consumava nel triclinium , zona adibita con tappeti e divani; i più poveri mangiavano nelle taverne della città.

La cena era il pasto più importante, diviso in tre portate: antipasti, secondi a base di pesce e carne accompagnati da verdure, legumi, uova e cereali, e per finire frutta e dolci. Il vino veniva annacquato e addolcito con il miele, ma solo gli uomini potevano consumarlo.

Storia dell’alimentazione nell’Alto e Basso Medioevo

Nell’Alto Medioevo l’espansione dell’ Impero Romano nelle regioni del mediterraneo e dell’Europa, impone ai popoli conquistati un cambiamento alimentare.
Si passa dal consumo di pane, vino e olio d’oliva ad un aumento del consumo di carne, latte e burro.
Le proteine di origine animale erano considerate la principale fonte di alimentazione mentre i cereali e i legumi rappresentavano i contorni. Le verdure erano consumate nelle zuppe di carne.
Nel complesso quindi l’alimentazione risultava equilibrata per le popolazioni di questo periodo.

Nel Basso Medioevo la forte crescita demografica causa difficoltà nel soddisfare i bisogni alimentari dell’intera popolazione.
I cereali grazie alla facile conservazione e stoccaggio, diventano il pasto principale dei contadini.
Il diritto di caccia e di pascolo vengono limitati e così la carne scompare lentamente dalle tavole dei contadini.

Lo sviluppo e l’aumento della ricchezza delle città si contrappone alle condizioni sfavorevoli della campagna. Pane bianco e carni fresche per i cittadini; pane nero e carni salate (salumi) ai contadini.

Tempi Moderni

I Tempi Moderni sono caratterizzati da un continuo aumento demografico; questo ha causato lo sconvolgimento di tutte le strutture di produzione e rifornimento alimentare. Le terre sono sempre più occupate dalla coltivazione di cereali, a discapito dell’allevamento e della caccia.

Con la scoperta del nuovo mondo si ha una lenta e progressiva introduzione di nuovi generi alimentari (pomodoro, fagioli messicani, tacchino, caffè)

A partire dalla canna di zucchero inizia ad essere prodotto lo zucchero, un nuovo dolcificante che andrà a sostituire lentamente il miele.
Nel 1870 con l’invenzione del mulino la produzione di farina bianca diventa ancora più accessibile a tutti, grazie al costo contenuto.

Era Contemporanea

L’Era Contemporanea comprende il periodo dal XIX sec. fino ad oggi. Gli alimenti tradizionali (farine, olio, marmellata, burro, formaggio) che venivano realizzati in maniera artigianale nelle case o nelle botteghe alimentari, iniziano ad essere gestiti all’interno di fabbriche di grandi dimensioni.

La scoperta di nuovi procedimenti di conservazione permette la produzione di un gran numero di alimenti sotto forma di conserve e surgelati.
Lo sviluppo del trasporto a livello mondiale ha consentito il consumo di prodotti esotici e fuori stagione.

Il fenomeno che più contraddistingue questo periodo storico è la globalizzazione delle abitudini alimentari (fast food); inoltre l’impennata della crescita di allevamenti e agricoltura intensivi forniscono grandi quantità di cibo a discapito della qualità.

Conclusioni

Se il problema di approvvigionamento di generi alimentari non sussiste più nei paesi europei, negli ultimi anni si è manifestata un aumento dell’insorgenza di patologie cardiovascolari, obesità e diabete a causa delle abitudini alimentari errate, caratteristiche della nostra epoca.

I pasti consumati sono squilibrati completamente, l’apporto calorico supera il fabbisogno giornaliero. Eccesso di cereali raffinati, soffritti, dolciumi e cibi surgelati sono in forte opposizione alla diminuzione del consumo di verdure locali, frutta di stagione e proteine di origine vegetale; tutto questo a discapito della salute.

Solamente negli ultimi anni, sempre più medici e nutrizionisti, grazie allo studio e all’esperienza, hanno iniziato a dare il giusto valore all’alimentazione, sia nella prevenzione che nella cura naturale di patologie più o meno gravi.

È necessario da parte di tutti noi un profondo cambiamento delle abitudini alimentari, una riscoperta della reale ricchezza per il nostro organismo di cibi sani, freschi ed equilibrati.

Se hai voglia o bisogno di rivedere le tue abitudini alimentari vieni a trovarci nello Studio Olistico Still Point, possiamo fornirti i mezzi per iniziare un percorso di miglioramento delle abitudini alimentari.

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